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lunedì 3 luglio 2023

 

Non riuscirò mai a comprendere l’amare i nipoti se non si amano i figli.




Oppure, amare i nipoti più dei figli.
Perché saltare il passaggio?
Incomprensibile!
Ieri una frase ascoltata: ‘non è che posso stare sei mesi senza vedere mio nipote’ mi ha un po’ stupito.
 A volte le presenze contano poco, importa quel fluido invisibile che si unisce ad altro fluido e che genera continuità
Come dimenticare quella mano che si strusciava sotto il mio corpo prima che il sonno prendesse il sopravvento? La stessa mano del suo papà che, molti anni indietro, spasmodicamente cercava la mia in cerca di sicurezza.
I sentimenti possono essere semplici e normali e a volte complessi e incomprensibili.
Ti ho lasciato andare cucciolo mio perché ho capito che quel fluido non ci unisce più.
Lo hai interrotto tu? Non lo so! Ma poco importa. Si è creato un muro di cemento che ha impedito il suo proseguire. Oggi è rimasta il ricordo di quella mano che, prima che Morfeo arrivasse, si rifugiava sotto il mio corpo in cerca di sicurezza e stabilità

Raf 04/07/2023

mercoledì 25 gennaio 2023

 

                           Domeniche

 


 

E mi mancano quei giorni di leggera follia quando ogni cosa sembrava non avere senso.

Quando tutto in quel non senso ci stava dentro un senso profondo. Il senso era il vuoto.
Si sentiva il vuoto, un immenso vuoto.
Non conoscevo il tuo vuoto cara amica, ma so che continuavi a collezionarne altri.
Ed io ti seguivo in cerca della mia salvezza.
E lì, in quel luogo …un panino, una ceres e si dimenticavano i propri malesseri.

E poi…



 In questa immensa distesa far fluttuare i propri pensieri e poi disperderli nel vento.

Sembrava, la nostra, una vita tranquilla. Magari si fraintendeva una leggera trasgressione ma era tutto sempre tutto molto semplice. Troppo semplice.

In autonomia si cercava la propria salvezza mentre tutto intorno era ostile

Sono trascorsi ben 20anni ed ancora sento il vento che trasporta granelli di sabbia.

I capelli come i pensieri fluttuare nell’aria e il sole che carezza la pelle lasciando credere che quel calore sia solo per te.

E poi ancora il rientro a casa in compagnia della Nannini che diceva: scendi dal mio letto scendi e a concludere Parson fino casa.

C’era una certa precisione nello scegliere i brani da ascoltare. Si iniziava con pezzi brillanti per poi ascoltare
“Old and wise” di Parson.  Preludio di una nuova settimana all’insegna del niente

Oggi le follie son altre e non più leggere.

Niente ricerca di salvezza ma solo sfide. Sfide forse pericolose.

Catapultarsi in un mondo distante anni luce dal nostro non è cosa facile.
Sento di essere cittadina del mondo, mi adatto, mi mimetizzo, ma quando rimani nel silenzio dei tuoi pensieri, ti accorgi che essi non riescono a formarsi, rimangono nell’aria incapaci di assemblarsi.

Li lascio lì, come ho lasciato lì te, cara amica. E non potrò mai dirti che le favole non esistono.

 

 

lunedì 7 novembre 2022

 






“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”

















mercoledì 20 gennaio 2021




Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e

non riconosciamo ma che ci cambiano la vita.

Non sono quelle delle fiabe, perché loro qualche bugia la dicono.

Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte,

ma non mentono sui sentimenti. Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto,

che vivono i propri sentimenti

e non hanno paura di manifestarli.

Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua,

che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie.

Spesso passano per "ignoranti", perché sembrano cafone

e invadenti per la loro mancanza di buone maniere,

ma sono anche molto spesso delle "fate"

perché capaci di compiere il "miracolo" di travolgerci,

costringendoci a dare una svolta alla nostra vita.

 

F.Ozpetek

sabato 1 aprile 2017

DIPENDENZE








Nella ripetizione dei gesti fermiamo il mondo: è come tenere per mano un bambino
perché non si perda.
Il brutto delle dipendenze è che non finisce mai bene.
Perché a un certo punto qualunque cosa sia quella che ti fa stare bene, smette di farti bene e comincia a farti male

" Se si avesse l idea del nulla che è necessario a smantellarle, non si perderebbe così tanto tempo a edificare difese strategiche contro le offese della vita"(Baricco)

La vita spesso ci offende ma noi crediamo sia il destino e allora ci armiamo di tutto quello che possediamo per lottare e provare a sconfiggere quello che noi stessi abbiamo creato al quale
diamo il nome di "destino". Spesso ci incarceriamo nella vita degli altri senza che ce ne accorgiamo.
La distesa del mare ci fa poi anelare la libertà  ma è così difficile e complicato lasciare la ripetizione dei gesti. Si ha paura di perdersi.

giovedì 30 giugno 2016

21 giugno 2016

Buon compleanno....

Come vorrei sapere cosa pensi di ogni cosa accaduta dopo di te.

Posso solo immaginare conoscendoti molto bene.

Ma, nessuna certezza.

Si è messo ordine a qualcosa a cui tenevi molto.

So bene che non condividi il mio vero buonismo ma sono fatta così e lo sai.

G.L. ha commentato e si è espresso sull'ordine di cui dicevo:

E dopo ci sono quelle cose che si chiamano famiglia. Una tavola imbandita, il vociare confuso di bambini, gli spazi ristretti, le preghiere di speranza, il masticare pane e gioia, la felicità di ritrovarsi , il perenne stato di attesa e l’assomigliarsi l’uno con gli altri e allo stesso tempo essere così diversi.
Bisogna capire bene il significato della famiglia; sarebbe più facile ballare sulle note di un vecchio jazz che raccogliere polvere di ricchezza atavica. La famiglia c’è anche con un truce volto ma fiero di amore, c’è nei rendiconti, c’è nelle anime contrite ma allo stesso tempo affamate di decoro, c’è quando bisogna colmare i vuoti, quando si ride per non morire, c’è davanti allo sbadiglio di un bimbo e sul libro dei trapassati, c’è nelle bufere che sterzano i mattini uggiosi, c’è anche quando incolpevoli si avventano le mattine.
La famiglia è amore senza paracadute, è un cammino verso la vetta, alle volte la raggiungi altre no, ma prima o poi arriverà il disgelo e osserverai le colline più alte e nulla ti farà più paura, neanche gli affanni ruvidi di incomprensioni o di silenzi che cadono come spari. La famiglia è amore, anche nelle cose lontane, in quelle fuori misura, si sublima nelle cose che contano veramente, in quelle che ti appartengono realmente a cui darai un nuovo nome a cui dare un nuovo senso.
Ancora auguri
G.L.

Tutto quello che per noi non è stato possibile continuare insieme.
Ma c'è stato e in maniera sublime, quel "noi" di cui andavamo fieri.
Quel giono ti sentivo accanto, soprattutto quando qualcuno voleva
con cattiveria rovinare quel senso di leggerezza e festosità.


sabato 11 giugno 2016

oggi



E’ tempo di non dormire.
Destarsi da questo lungo letargo.
Rimettere le ali all’anima e librarsi in volo.
Alla ricerca della conoscenza,  accumulando  ancora esperienze

Un attività che sicuramente porta alla solitudine, ma non alla tristezza e all’infelicità